Ieri ho fatto una bella passeggiata in vigna, una di quelle passeggiate che ti aiutano a mettere in ordine le idee, perché Settembre è così, ti mette a disposizione del tempo per darti la possibilità di capire come organizzare il resto dell’anno.
Nel nostro laboratorio sono iniziati da alcune settimane i lavori per Natale, anche se ti assicuro che fa una certa impressione lavorare per Natale ad Agosto!
Durante questa estate tra il bimbo piccolo, l’ingresso a scuola del grande, la casa, il lavoro eccetera molto spesso mi è stato difficile riuscire a seguire tutto come avrei voluto.
Ma tra i buoni propositi di Settembre c’è quello di impegnarmi di più sul fronte della newsletter e del blog, che haimè ho lasciato un pochino da parte.
Passeggiando mi è venuto in mente quando, alcuni anni fa, abbiamo realizzato uno dei primi servizi fotografici per il Carlottinalab.
Io avevo il pancione, ero piena di insicurezze e dubbi, ma ricordo che ero al settimo cielo, perché finalmente stavo facendo qualcosa che mi rendeva davvero felice!
Realizzammo il servizio fotografico nella vigna della famiglia di mio marito (dove adesso viviamo) quando ancora non c’era la casa.
Correva l’anno 2012, e la collezione si intitolava ” A Fior di pelle” e ci avevo lavorato durante tutta l’estate. Per scrivere questo articolo sono andata a riguardarmele quelle foto, e vi assicuro che mi sono quasi salite le lacrime agli occhi. Rappresenta un lavoro acerbo, ma in quelle foto vedo anche tanto coraggio e tanta fiducia in me stessa.
Le fotografie vennero realizzate dalle bravissime Cecilia Murgia e Elisa Vacca
La modella era la mia carissima amica Giovanna.
Ci aiutarono la mia amica Virginia, l’allora futuro marito Simone, e mio cognato Federico.
Alcune foto vennero persino fatte con Frunnery, il cavallo del nostro mitico Giuseppe.
Scrivevo: ” La collezione “A fior di pelle” del Carlottinalab. per l’autunno e l’inverno 2012/2013 si rifà ad un immaginario e romantico giardino d’inverno, in cui fiori dalle forme antiche e dai colori capaci di evocare vecchi ricordi, si sposano con morbidi pellami che si vogliono far accarezzare. Le forme sono classiche e vestibili.
Le borse sono tutte realizzate interamente a mano e si contraddistinguono per l’alta qualità degli accessori e dei pellami. Le borse sono pezzi unici e le rende particolari la loro capacità di modificarsi e adattarsi alla persona con l’uso, manipolate dagli oggetti che contengono e dalla donna che le indossa.”
Ogni tanto fa bene guardare indietro e rivedere con sguardo critico ciò che si è fatto negli anni precedenti. Dovessi farlo oggi cambierei tante cose di quel progetto, è vero, ma trovo comunque che sia stato un grande momento di crescita professionale e un grandissimo divertimento!
Se siete curiose di vederle tutte le foto le trovate su Facebook a questo link